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Sandy the Dandy 1964
Così soprannominato per il vezzo di portare coloriti foulard al collo.
E’ da sempre attivo nel campo del traffico di falsi d’autore, coprendo l’attività – come generalmente e diffusamente
accade - con quella di mercante d’arte.
Dicono di lui che anni or sono, all’inizio della attività criminosa, appresa tramite i corsi di recupero a Feltratraz, abbia
rifiutato il patronage di un allora esordiente artista di nome Lucio, motivando la cosa con lo storico commento “Ma
dài! Dove vuoi che vada quello lì? Io voglio gente che sappia tenere in mano il pennello, non il taglierino!”.
Solo gli intimi sodali sono a parte del suo segreto: quella dei foulard, di cui possiede una raffinata collezione made in
China di 1.135 pezzi nelle più esclusive tonalità dell’indaco e del pervinca, non è una scelta di stile, ma piuttosto la
soluzione al bisogno di coprire i segni dei morsi di Iron il Bucolico quando questi venne a conoscenza della sua
relazione amorosa con la o’Cross.
Sandy the Dandy 2014
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