Page 19 - feltri 1959-60 N2
P. 19

Walt il Forbito 1964

























        Così soprannominato per la raffinata eleganza dell’oratòria con la quale motivava alla vittima di turno le ragioni
        della sua eliminazione. Era infatti maestro nell’arte del taglieggio e nella riscossione del pizzo.


        L’origine toscana della madre è la base genetica sulla quale egli costruì, sfruttando i corsi di recupero durante la
        quinquennale prigionia a Feltratraz,  la padronanza dei classici della filosofia moderna: Kant, Nietzsche, Tex Willer.

        Dicono di  lui, ad esemplificare la  capacità di sintesi  e l’eleganza  dell’eloquio, oltre  alla profondità   dell’analisi
        filosofica, che la sua risposta ai grandi quesiti esistenziali sia “…boh! Che cazzo ne so?..”. Partecipando ad un talk
        show letterario e coinvolto sul tema  del Libero Arbitrio, ebbe a dichiarare  “…facciano  un po’ quel  cazzo che gli
        pare…”, dischiudendo nuovi orizzonti nell’analisi del delicato rapporto fra l’Uomo e il Trascendente.


        Non fu mai schiavo del rapace fascino di Lucy o’Cross, ma i durissimi scontri con Happy Pleb, crudele e potentissimo
        ras del transistore e di Feltratraz, lo videro spesso soccombere: solo l’intervento di Al Mazzone valse ad evitargli, alla
        scadenza, un doloroso prolungamento della pena.





        Walt il Forbito 2014                                                   Happy Pleb 1964




















                                                            19
   14   15   16   17   18   19   20   21